Le nuove regole in materia di Default

In arrivo una nuova stangata per le imprese.

Le nuove regole europee in materia di classificazione dei debitori in “default”
(ovvero, in stato di inadempienza di un’obbligazione verso la banca)
stabiliscono criteri e modalità più stringenti rispetto a quelli finora adottati
dagli intermediari finanziari italiani.
Le disposizioni attualmente vigenti prevedono l’automatica classificazione
in default delle imprese che presentano arretrati di pagamento rilevanti per
oltre 90 giorni consecutivi sulle esposizioni che esse hanno nei confronti
della propria banca.
Con le nuove regole si specifica che per arretrato rilevante si intende un
ammontare superiore a 500 euro (relativo a uno o più finanziamenti) che
rappresenti più dell’1% del totale delle esposizioni dell’impresa verso la
banca. Per le persone fisiche e le piccole e medie imprese con esposizioni
nei confronti della stessa banca di ammontare complessivamente inferiore
a 1 milione di euro, l’importo dei 500 euro è ridotto a 100 euro.

Diversamente dal passato, l’impresa non potrà più impiegare margini ancora
disponibili su sue linee di credito per compensare gli inadempimenti
in essere ed evitare la classificazione in default.
In linea generale, la classificazione dell’impresa in stato di default, anche
in relazione ad un solo finanziamento, comporta il passaggio in default di
tutte le sue esposizioni nei confronti della banca. Inoltre, potrebbe avere
ripercussioni negative su altre imprese ad essa economicamente collegate,
esposte nei confronti del medesimo intermediario finanziario.
Per le imprese è dunque fondamentale conoscere le nuove regole e rispettare
con puntualità le scadenze di pagamento previste contrattualmente,
per non risultare in arretrato nel rimborso dei propri debiti verso le banche
anche per importi di modesta entità. Ciò al fine di evitare che la banca sia
tenuta a classificare l’impresa in default e avviare le azioni a tutela dei propri
crediti, secondo quanto richiesto dalle disposizioni di vigilanza europee.

In ogni caso, il termine ultimo entro il quale la banca dovrà applicare le
nuove regole è fissato al 1° gennaio 2021.